Prikass Stalina Italianski karoshji

Prikass Stalina Italianski karoshji(Ordine di Stalin gli italiani sono buoni)

Questo libretto è un preziosissimo scrigno che contiene i ricordi del Tenente Giovanni Ghibelli, aiutante capo del 120° Reggimento Artiglieria Motorizzato. 

I racconti del reduce sono come lampi di luce che attraversano la pellicola di un film, ricordi evanescenti da fermare nella memoria e trascrivere su un foglio prima che svaniscano del tutto. Ghibelli però non tratta tattiche militari, né di epopee di battaglie gloriose ma piuttosto racconta quel che resta di una tremenda avventura da prigioniero.

Il capitano si sofferma con rassegnazione sugli avvenimenti di umana tribolazione ed apre un lume di speranza sugli uomini. Pur essendo un libro che non aggiunge molto alle comuni storie di soldati in guerra, è un prezioso libretto di testimonianza che evidenzia come la resilienza apra una possibilità di redenzione, in primis per se stesso, rispetto agli errori commessi.

Nei suoi racconti Ghibelli cerca di carpire quel che di buono si cela dietro ogni  essere umano, tentando di far tesoro di quel sedimento positivo che sa leggere persino nelle situazioni più assurde e disumane. Un senso di solidarietà, sentita e cercata, accompagna i racconti che si svolgono senza contrapposizioni, come se la sorte debba inesorabilmente fare il suo corso. Permane nell’aria infatti un senso di rassegnazione in cui l’istinto di sopravvivenza è il protagonista chiave. Il buonismo di Ghibelli appare autentico e, la condizione di sofferenza, gli permette di vedere nel “nemico” l’altro da sé, quel riflesso della sua stessa condizione di uomo in cerca di un’assoluzione.

Lo stile del libretto è garbato, sereno, a tratti anche ironico e autoironico, scritto con semplicità e naturalezza, anche quando si sofferma su particolari di imbarazzante intimità.

Il libretto è stato illustrato da altri due reduci: Carlo Romoli e Giuseppe Bassi (di cui abbiamo pubblicato due interviste e altro materiale), anch’essi compagni di prigionia nei campi di prigionia sovietici.


 

Autore: Giovanni Ghibelli
Pagine: 96
Anno: 1997


 

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